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MAN FOR PEACE

Uomo della Pace di Franco Scepi

(Man for Peace/ Man of Peace) .

L’uomo della pace di Scepi” definita anche Scepi’s Man of Peace, è l’opera d’ arte che ha concluso il XX secolo. La forza evocativa dell’ opera ha unito arte, storia e fede; infatti fu ispirata in forma pittorica all’ artista da Karol Wojtyla nel 1977 ed ha anticipato di 12 anni la fine della guerra fredda. Negli anni 90 è stata sottoscritta da tutti i Premi Nobel per la Pace del mondo e da Mikhail Gorbachev che considerò l’ opera un presagio dell’ artista. Per questo motivo l’ immagine originale fu ricreata dall’ autore anche in forma scultorea su commissione del Museo MAGI 900. Come scrisse il grande storico Eric Hobsbawm nel suo imponente libro “Il Secolo Breve”, il 900 si è aperto con la prima guerra mondiale e si è concluso nel 1989, con il crollo del muro di Berlino. Le opere d’ arte che hanno caratterizzato i conflitti e la pace del 900 sono state “Guernica di Picasso” (guerra di Spagna) e “l’ Uomo della Pace di Scepi” (fine della guerra fredda). Anche lo storico dell’ arte Henryk Drozd, direttore del Museo Diecezjaine di Siedlce in Polonia, si unì ai Premi Nobel: “non ci sono dubbi, l’opera d’arte più significativa che ha unito Arte, Storia e Fede e ha concluso il 900 è stato il quadro ed il monumento L’Uomo della Pace di Franco Scepi”. Opinione condivisa fu che i grandi artisti sono guidati da un singolare senso che precorre i tempi. L’ immagine fu adottata anche dal regista polacco Andrzej Wayda per diffondere il suo film l’ Uomo di Marmo, vincitore a Cannes nel 1978, anno nel quale salì al pontificato anche Karol Wojtyla, che aveva precedentemente ispirato l’opera all’artista quando era Arcivescovo di Cracovia.

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Nel 1999 il Museo del 900 MAGI (Bologna), il più grande Museo per estensione in Italia, ha dedicato un giardino con una grande scultura dell’ Uomo della Pace di Scepi ed una sala permanente dedicata all’ opera dell’ artista. Molti Musei, città’ e basiliche hanno acquisito ed eretto l’importante opera d’arte che alcuni considerano miracolosa. Museo MAGI 900 (BO), Museo Ricci Oddi (PC) , Giardino Consolato di Palestina a Roma, Giardino che conduce al Palazzo di Federico II (Lucera di Puglia), sul fronte della Abazia di San Colombano (Città di Bobbio), Bassorilievo sul Tomo Codex Codicum (Biblioteca Vaticana), Bassorilievo sul Monumento “dal Buio alla Luce” Museo Alberoni (PC). Il dipinto originale del 1977 (collezione privata della famiglia), conserva sotto la seconda stesura cromatica un segreto che l’artista ha rivelato decenni dopo in una sua antologica del 2014. Si tratta di una immagine nascosta, perché Scepi, dopo averla dipinta ne ebbe timore.

Una immagine inquietante, forse portatrice di una profezia che solo le preghiere a Santa Maria, esortate da Wojtyla, potrebbero esorcizzare. L’ immagine nascosta nel dipinto è stata resa visibile con i raggi X e raffigura la Madonna con il bambino Gesù, entrambi vestiti con abiti cinesi. Immagine assai insolita per quegli anni. Il Santo Padre aveva esortato di pregare la Madonna con lo sguardo rivolto ad oriente, facendo intendere che in quella direzione sarebbero potuti arrivare i mali per il mondo. Karol Wojtyla era fedele alla Madonna Bizzantina di Czestochowa, gemella di quella di Lucera, città natale di Franco Scepi… Forse una sincronicità non casuale.

Sculture multiple dell’ Uomo della Pace sono consegnate dall’autore e dai Premi Nobel per la Pace a personaggi che nella storia hanno operato con le loro opere per ideali di pace, come nel 2002 a Roberto Benigni per il suo film Premio Oscar , la Vita è Bella.

Sotto elenco e foto di alcuni personaggi che per il loro impegno etico/sociale si sono aggiudicati il riconoscimento l’ Uomo della Pace di Franco Scepi.

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Man for Peace 2002 – Roberto Benigni

Da sinistra a destra (prima fila): Walter Veltroni, Sindaco di Roma; Cristiano Grandi, Presidente di Action&Passion for peace e co-fondatore dei Summit Mondiali dei Premi Nobel per la Pace, Mikhail Gorbaciov, Premio Nobel per la Pace, Franco Scepi, artista, creatore del simbolo, della scultura e del monumento Man for Peace, Roberto Benigni, attore; Rigoberta Menchù Tum, Premio Nobel per la Pace e Rita Levi Montalcini, Premio Nobel per la Medicina.

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Man for Peace 2003 – Gianni Morandi in rappresentanza della Nazionale Italiana Cantanti

Da sinistra a destra: Franco Scepi, artista, artista, creatore del simbolo, della scultura e del monumento Man for Peace; Mikhail Gorbaciov, Premio Nobel per la Pace; Il Dalai Lama, Premio Nobel per la Pace; Niccolò Fabi, cantante; Gianni Morandi, cantante; Walter Veltroni, Sindaco di Roma.

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Man for Peace 2004 – Yusuf Islam (già noto come Cat Stevens)

Da sinistra a destra (prima fila) : Cristiano Grandi, Presidente di Action&Passion for peace e cofondatore dei Summit Mondiali dei Premi Nobel per la Pace; Franco Scepi, artista, creatore del simbolo, della scultura e del monumento Man for Peace; Yusuf Islam (già noto come Cat Stevens) cantante; Walter Veltroni, Sindaco di Roma e Mikhail Gorbaciov, Premio Nobel per la Pace.

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Special Man for Peace 2005 – Dawn Engle e Ivan Suvanjieff, fondatori di PeaceJam

Due momenti della premiazione: a sinistra Ivan Suvanjieff mostra il Man for Peace ricevuto dalle mani di Gorbaciov e di Veltroni.

In basso ancora Suvanjieff con Dawn Engle e il Sindaco di Roma.

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